Continua la guerra tra Israele e Hamas. Bombardamenti, vittime e ora anche un retroscena sulla vera ragione del primo attacco del 7 ottobre.
Olre un mese di guerra tra Israele e Hamas. Il conflitto va avanti e si cerca una soluzione che possa permettere ad ostaggi e civili di allontanarsi dalle zone più pericolse. I bombardamenti e le vittime continuano ad essere all’ordine del giorno ma ora ci sarebbero ulteriori dettagli riguardo allo scoppio delle ostilità. A svelare le ragioni dietro il primissimo attacco dell’organizzazione terroristica ad Israele avvenuto il 7 ottobre scorso è stato il Washington Post.
Hamas, il vero motivo del primo attacco a Israele
Dopo oltre un mese dallo scoppio della guerra tra israele e Hamas, il Washington Post avrebbe svelato le reali ragioni dietro il primo attacco avvenuto lo scorso 7 ottobre da parte dell’organizzazione terroristica ai danni del’ambiente israeliano.
L’intenzione di Hamas non sarebbe stata solo quella di uccidere e catturare il maggior numero di israeliani ma innescare un conflitto che avrebbe divampato in tutta la regione. A riferirlo al Washington Post somo stati dei funzionari di intelligence di quattro Paesi occidentali e mediorientali. Secondo gli analisti, infatti, le prove trovate dopo gli attacchi avrebbe evidenziato l’intenzione dei terroristi di agire con un attacco di proporzioni storiche per scatenare una reazione di Israele mai vista prima. Le mappe dettagliate, scorte di cibo per diversi giorni, munizioni ed esplosivi in grandi quantità farebbero quindi propendere per questa tesi con l’idea di portare la guerra a svilupparsi per giorni e giorni come, di fatto, sta accadendo.
Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra
Al netto di quella che sarebbe stata la reale motivazione dietro il primo attacco di Hamas, ora la guerra con Israele prosegue. In tal senso le ultime novità arrivano dal premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha parlato in una intervista alla Cnn. “Il segretario generale dell’Onu ha criticato Israele invece di quei selvaggi di Hamas”, ha detto il politico israeliano. “Vorrei che la comunità internazionale ci supportasse e attaccasse il male puro che rappresenta Hamas. Ogni vita civile persa è una tragedia. E la colpa va attribuita interamente a Hamas”.
Tra le ultime mosse avvenute nel conflitto, dopo il lancio di un missile anti tank dal Libano, Israele starebbe colpendo ora dall’altra parte del confine dove sarebbe stata individuata e colpita una cellula terrostistica che aveva intenzione di colpire appunto il territorio israeliano.
La situazione negli ospedali
Critiche anche le situazioni nei vari ospedali dove diversi civili si ritrovano in pericolo e senza i beni di prima necessità, così come privi di acqua e corrente.
Nell’ospedale Al-Shifa sotto assedio a Gaza, nelle ultime ore sarebbe morto anche un neonato con altri innocenti che rischiano la stessa fine a causa della mancanza di elettricità e ossigeno.
Il problema è che Hamas pare stia trasformando le strutture mediche come nascondigli.